gamibu

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sabato 9 giugno 2012

lucciole e filosofia

se almeno smettesse di piovere. se almeno uscisse il sole e scaldasse l'esterno, sono certa che anche dentro mi sentirei meno umida.
ma piove, e il cielo è basso, oppressivo. leggo presagi nei fondi della birra, io che ai presagi non credo.
cerco risposte nel volo delle lucciole la notte. ma vedo solo movimenti schizofrenici, nessuna risposta. arabeschi insensati di minuscole lucine che pulsano. belle bellissime, ma mute.
e resto incantata a fissarle, a pensare a cosa dev'essere vivere il tempo di una stagione, scivolare nella vita inconsapevoli e inconsapevoli scivolarne fuori.

come cercare risposte in cose e animali che non hanno domande?
ritorno ai miei libri dove le risposte sono tutte lì, ben allineate in ordine cronologico, spiegate con chiarezza lampante. non sono le risposte che vorrei, ma almeno sono risposte ed è riposante trovarne.
lasciarsi cullare per un po', diventare muta e inconsapevole come una lucciola.

la vita è altro, lo so.

ho scoperto finalmente la differenza tra storia e filosofia: la storia da risposte, la filosofia fa domande.
per questo adoro la storia e odio la filosofia. perchè la filosofia è troppo simile alla vita, mentre la storia sono le vite di ieri. perciò la mia vita è filosofia e solo alla fine diverrà storia. forse è per questo che ho sempre corso tanto per diventare grande. volevo smettere di essere filosofia e iniziare ad essere storia.
ma purtroppo non è possibile.
è l'opposto che a scuola dove prima studi storia, più digeribile, chiara e lineare e solo dopo ti addentri nella filosofia involuta e complessa e aperta.
la vita invece parte dalla filosofia che ti canta dentro tutta la vita con il ronzio incessante delle sue domande, delle sue opzioni opposte eppure tutte valide, dei suoi dubbi. la storia arriva dopo e la scriverà qualcun'altro perchè qualcun'altro possa imparare dalla tua vita.
solo che la lezione non è mai quella giusta, o forse è la materia che non lo è.
forse è per questo che studio storia e non filosofia. se sono già io filosofia, come tollerare altre domande aperte, altri dubbi irriducibili?

ho già le mie domande a cui fondi di birra e voli di lucciole non danno senso. toccherà a me sola, con le mie forze trovarne uno qualsiasi.


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