gamibu

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mercoledì 27 giugno 2012

cenerentola e alice

non ho mai creduto che i sogni siano desideri di felicità come cantava cenerentola. credo che lo siano i sogni a occhi aperti. non quelli fatti dormendo.
i sogni sono frammenti del mio inconscio che esplodono in tutta la loro irrazionalità e follia.. i sogni sono alice nel paese delle meraviglie dove tutto quello che succede non segue la logica normale, ma impazzisce. forse è per questo che ho sempre odiato alice.. è l'antitesi del controllo, e per questo mi spaventa.

i sogni che faccio a volte mi spaventano. sono vite parallele non vissute che mi lasciano addosso il sottile filo d'angoscia di un rosario di se e ma. la psico diceva che i sogni rapprasentano altro, ma non mi ha mai spiegato cosa. allora cerco io di dargli un senso, ma è come cercare di modellare plastilina animata, ogni forma che cerco di dargli è in movimento e si altera appena smetto di plasmarla.

allora li lascio andare, quel che ho sognato, ho sognato. è solo un sogno, mi ripeto.
non si può controllare l'incontrollabile. e poi, avrebbe mai un senso?

però dopo giorni di quiete mi sveglio di nuovo con la paura del futuro, con la certezza di non avere certezze, con il mondo indeterminato che si stende di fronte a me e srotola un sentiero accidentato di perplessità.

ho troppi dubbi a cui non so dare forma, troppe paure ingigantite dal silenzio-quanto silenzio in questi miei giorni.

e ora anche sognare diventa un rischio. il rischio dell'ignoto che pervade la mia vita scivola nel mondo dei sogni trasformando il riposo in battaglia per il controllo.

è il mio inconscio che mi dice di lasciar andare, di lasciar vivere.. ma non sono ancora pronta. non ancora.

1 commento:

  1. I sogni ci sono e teniamoceli stretti, anche quelli che ci spaventano, anche quelli troppobelli per essere veri, anche quelli da ansia al mattino...teniamoli perchè, per fortuna, sono lì a ricordarci che per quanto ci si imponga un ordine, se l'ordine è solo apparente, il caos resta sotto.

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