gamibu

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giovedì 13 novembre 2014

homesick

mi manca casa, mi manca cosi' forte. 

mi mancano il freddo e le luminarie di natale.
mi manca il profumo di caldarroste e pioggia nell'aria fredda della sera.
mi mancano il piumone e una tazza di the caldo e un serial in tv.
mi manca il lago e le colline, l'odore della terra e dei boschi.
mi manca anche la citta', le sue luci, le persone frettolose, i marciapiedi umidi e gli scorci inaspettati.
mi manca la mia lingua, musicale e semplice. mi manca anche se la parlo tanto. mi manca perche' sono circondata da una strana lingua, suoni diversi che non sempre so decifrare.
mi mancano gli amici, gli aperitivi e le parole in circolo, le chiacchiere leggere e il capirsi con uno sguardo. 
mi manca mia madre che fa l'albero e si agita per i regali. mi manca mia sorella perennemente insoddisfatta.

mi manca la bellezza, cosi' tanto che fa male, cosi' tanto che toglie il fiato.
mi manca perche' qui é cosi' difficile trovarla. è nascosta, sepolta, spesso irraggiungibile.
e io ho bisogno di bellezza. non pensavo di poterla agognare cosi' tanto.

e niente. solo che a volte sono cosi' homesick che dimentico che sono felice, che amo quello che faccio e che sono, che mi piace vivere fuori.
a volte, semplicemente, la malinconia è troppa. 
e allora conto i giorni che mi separano da casa e mi cullo nei ricordi.

venerdì 7 novembre 2014

di esami e pensieri confusi

giorno d'esami e io mi sveglio con il mal di gola e il raffreddore. maledetta aria condizionata a novembre.
e mi sveglio che non ho nessuna voglia di fare quel maledetto ultimo ripasso che dovrebbe farmi entrare in testa tutte le informazioni che stasera mi salveranno dal fare scena muta.
mi alzo con mille altri pensieri. ma io sono fatta cosi': il giorno fatidico, sono gia' oltre, presa da mille altri piani e progetti.

che sono un po' arrabbiata perche' con tutte le cose da fare ho trascurato il mio sogno, che non e' proprio finito in un casetto, ma sotto pile di carta, si. e non trovo il tempo per spolverarlo, ecco.

che sono a casa da sola anche questo weekend e a volte mi chiedo se sia meglio cosi' oppure no.
che mi sembra di fare troppe cose insieme e non farne nessuna.
che odio avere il raffreddore.
che sono gia' tesa ora per il ritorno a casa per natale, perche' io non amo questo paese, no, proprio no, ma io vivo qui e la somma delle aspettative e delle domande che arriveranno mi ammazza.

che la gente pensa che io voglia cose che forse non voglio o forse non potro' avere e faccio confusione e non so piu' dove e' il confine tra me e loro, tra volere e potere.

che cerco di mantenere la calma, la maggior parte del tempo, e a volte non ce la faccio.
che c'ho un sogno che rischia di finire nel cassetto e questo mi fa imbestialire.
che mi mancano i miei amici, quasi sempre.
che sono stanca e malata, e non ho proprio voglia di studiare.
che domani sara' un'altro giorno, come diceva Rossella, e l'importante e' avere sempre una Tara a cui tornare. che forse il problema e' proprio capire quale sia la mia Tara.
che ci pensero' domani.