vorrei tracciare col gessetto i confini tra te e me, come in quei giochi di bambini nel sole estivo subito dopo pranzo. vorrei scrivere sulla lavagna le regole bene in fila, una dopo l'altra in ordine decrescente di importanza (fino a un massimo di 10 come omaggio alle nostre origini) come una lista della spesa e una to do list. vorrei leggere il nostro manuale di istruzioni per scoprire le molteplici funzioni come quelle della mia lavatrice, che io pensavo lavasse e basta e invece magari fa anche il caffè.
vorrei ma non posso: non ci sono gessetti, lavagne e manuali per imparare dove finisci tu, dove finisco io, dove comincia noi. possiamo solo provarci, sbagliando, discutendo, impuntandoci, filosofeggiando sui massimi sistemi, possiamo solo sporcarci le mani e fare insieme questa costruzione, che è un po' castello di sabbia, un po' casetta del lego e un po' torta di fango.
perchè io non posso vivere delle tue regole, come tu non puoi vivere delle mie. dobbiamo per forza inventarne di nuove. e di tutti i concetti, buttiamo via la definizione che conoscevamo e come se fossimo in un paese straniero senza dizionari proviamo a dargli noi un senso giocando con le assonanze che ci suonano dentro.
vieni vergine a me di conoscenze così come io frò tabula rasa di tutto quel che credevo di sapere. rinventiamo da capo il mondo senza perdere la voglia di stupirci e di ridere insieme.
cuore!
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