ok, ok. sono partita col piede sbagliato quasi in tutto.
ho sbagliato approccio a questa città vedendone solo i difetti - è sporca, è caotica, la gente mi guarda male, fa caldo, ci sono un sacco di black out, etc etc-
e questo è una sciocchezza.. non perchè queste cose non siano tutte abbastanza vere, ma perchè ci devo vivere, e per un pezzo. e l'approccio demonizzante-demolitivo non aiuta a entrare in sintonia coi ritmi e il modo di pensare locale.
perciò provo a fare refresh e ripartire da capo.
prima di tutto io odio il freddo. e la pioggia. e la nebbia. perciò ho poco da lamentarmi in un paese arido e soleggiato.
poi mi guardano"male" solo gli uomini, mentre le donne, soprattutto quelle in vestito tradizionale, mi sorridono.
e poi mica devo guidare io, chi se ne frega del traffico -tranne il sabato sera, ecco lì, 2 ore per 5 km mi stressano-
ci sono un sacco di black out, si è vero, ma amen, succede, posso vivere qualche ora al giorno senza pc e aria condizionata.
e poi posso scoprire un sacco di cose, assaggiare nuovi piatti, vedere posti diversi. insomma basta con questa negatività inutile.
ho sbagliato approccio con la tesi. mi sono buttata a capofitto nella ricerca-collezione-lettura di più testi possibili, che c'entrassero o meno, con l'idea che "più lunga è la bibliografia meglio è".
e poi scopro che in bibliografia vanno solo i testi che si citano nella tesi, non tutto quello che ho letto! bella roba...
risultato: ho perso giorni a tentare di leggere in inglese robe che non credo mi serviranno.
ok, calma. respiro. ancora. come dicono in aereo: breathe normally.
riparto da zero.
adesso mi ci metto con la testa, delimito il tema, il periodo, l'aera geografica. butto giù una traccia e rileggo la bibliografia cercando di focalizzarla.
non è successo nulla, una settimana non cambia niente e un'amica mi ha impedito di fare una figuraccia col prof.. ecco, vedi, tutto bene.
lezione del giorno: si può sempre ripartire. anche quando sembra di essere troppo oltre.
lezione 2 del giorno: la gatta frettolosa fa i gattini ciechi! maledetta mia ansia da prestazione, adesso ti mando in vacanza a fare il giro del mondo e ci si vede dopo la tesi..
ci riprovo, faccio tabula rasa, riparto da zero, sperando di fare nuovi errori e di ricordarmi di respirare normalmente.
ho sbagliato approccio a questa città vedendone solo i difetti - è sporca, è caotica, la gente mi guarda male, fa caldo, ci sono un sacco di black out, etc etc-
e questo è una sciocchezza.. non perchè queste cose non siano tutte abbastanza vere, ma perchè ci devo vivere, e per un pezzo. e l'approccio demonizzante-demolitivo non aiuta a entrare in sintonia coi ritmi e il modo di pensare locale.
perciò provo a fare refresh e ripartire da capo.
prima di tutto io odio il freddo. e la pioggia. e la nebbia. perciò ho poco da lamentarmi in un paese arido e soleggiato.
poi mi guardano"male" solo gli uomini, mentre le donne, soprattutto quelle in vestito tradizionale, mi sorridono.
e poi mica devo guidare io, chi se ne frega del traffico -tranne il sabato sera, ecco lì, 2 ore per 5 km mi stressano-
ci sono un sacco di black out, si è vero, ma amen, succede, posso vivere qualche ora al giorno senza pc e aria condizionata.
e poi posso scoprire un sacco di cose, assaggiare nuovi piatti, vedere posti diversi. insomma basta con questa negatività inutile.
ho sbagliato approccio con la tesi. mi sono buttata a capofitto nella ricerca-collezione-lettura di più testi possibili, che c'entrassero o meno, con l'idea che "più lunga è la bibliografia meglio è".
e poi scopro che in bibliografia vanno solo i testi che si citano nella tesi, non tutto quello che ho letto! bella roba...
risultato: ho perso giorni a tentare di leggere in inglese robe che non credo mi serviranno.
ok, calma. respiro. ancora. come dicono in aereo: breathe normally.
riparto da zero.
adesso mi ci metto con la testa, delimito il tema, il periodo, l'aera geografica. butto giù una traccia e rileggo la bibliografia cercando di focalizzarla.
non è successo nulla, una settimana non cambia niente e un'amica mi ha impedito di fare una figuraccia col prof.. ecco, vedi, tutto bene.
lezione del giorno: si può sempre ripartire. anche quando sembra di essere troppo oltre.
lezione 2 del giorno: la gatta frettolosa fa i gattini ciechi! maledetta mia ansia da prestazione, adesso ti mando in vacanza a fare il giro del mondo e ci si vede dopo la tesi..
ci riprovo, faccio tabula rasa, riparto da zero, sperando di fare nuovi errori e di ricordarmi di respirare normalmente.
io ti adoro!
RispondiEliminaio ti adoro..=)
Eliminaassolutissimamente concordo!
RispondiEliminarespira con tranquillità estrema... non serve altro!
potrai e dovrai trovare il tuo centro di gravità con una serenità che farebbe invidia al Dalai Lama!
ci provo pata, ma la tesi mi sta uccidendo..=)
Elimina"Come scrivere una tesi di laurea", Umberto Eco. A me è servito! ;) bacini
RispondiEliminahey, grazie per il consiglio! =)
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