mi sono svegliata tardi, un po' di mal di testa da troppo vino.
serata strana, a cena coi "grandi", amici dei miei che conosco fin da bambina e che perplessi non sanno come gestirmi, abituati a me in chiave "figlia" mi guardano stupiti del mio tentativo di livellamento.
mi sono svegliata con la nostalgia di casa, la voglia di tornare.
non struggente ma presente. voglia di guardare in tv quello che voglio, mangiare quando ho fame. voglia degli spazi in cui muovermi.
ho ancora alcune cose da fare qui, non so quando tornerò a casa. ma mi piace averne nostalgia. così come mi fa sorridere spiazzare i "grandi" col mio essere grande e piccola, uguale e diversa.
così, mi sento un po' in bilico, un po' contradditoria e quasi "illuminata" dall'epifania di poter essere più cose insieme, più di quelle che si vedono da fuori. di sapere, solo io, quale mondo immenso abbia dentro, e scegliere, distillare, cosa ne possa essere visibile.
strana sensazione di pienezza, di contorni indefiniti, di vita in evoluzione.
di equilibri instabili e di bilanciamenti imperfetti.
voglia di casa. di scrollarmi da dosso il ruolo.. ma sapendo che posso stare nella situazione intermedia ancora e ancora senza farmi male. sembra poco, ma, per me, è un grande risultato che non so come ho ottenuto.. ma sono contenta sia successo.
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