gamibu

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mercoledì 14 marzo 2012

someone like you -adele

mi fa male tutto: braccia, gambe, schiena. mi fanno male le mani piene di tagli, e le ginocchia a furia di starci appoggiata, e le spalle bruciano per lo sforzo. mi fanno male ossa, muscoli, nervi, articolazioni.
qualsiasi cosa possa far male.
sono maldestra, goffa. ho sempre sognato di compensare il fatto di sentirmi sgraziata con la forza, ma è una mia illusione. l'unica forza che davvero possiedo è la testardaggine di fare tutto da sola, anche se sono una pasticciona e allora mi carico pesi eccessivi, mi taglio con carta, graffette, coltelli del burro (!), soprammobili.
ho scoperto muscoli che non pensavo di avere. ho  coperto di saper scegliere senza troppi crucci cosa mi importa e cosa no. ho scoperto che posso abbandonare tutto senza una lacrima, che posso guardare le foto di una vita che non è la mia senza neppure un secondo di rimpianto per quello che c'era prima.

ora intorno a me molti vuoti, la voce sarebbe eco se avessi qualcuno con cui usarla, la musica suona strana.  mi guardo in giro e non riconosco quello che avevo creato.

com'è instabile, com'è passeggera ogni traccia che lasciamo di noi in ogni luogo, e -forse- su ogni persona. siamo solo una scia di profumo nell'aria, chiudi gli occhi per afferrarla ed è già sparita.

ho troppe luoghi da chiamare casa, il che più o meno equivale a non averne nessuno -credo.
ho troppi ricordi che si confondono. ho troppi futuri e nessuno.
però il male passa, è il resto che rimane.

ascolto adele. non sono triste. solo stanca. ascolto e penso: ma come fa?
come fa chi trova le parole per esprimere quello che vede, che sente? io mi sento muta, peggio, sento le parole bloccate in gola. basterebbe scioglierle e finalmente saprei raccontare..

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