gamibu

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martedì 6 marzo 2012

sogni e bisogni

tutt'a un tratto mi trovo a un bivio. ho sempre represso i miei bisogni, è un lavoro antico per me, fingere di non avere bisogni, esserne infastidita, viverli come debolezze. è un lavoro recente e doloroso, scavarmi dentro, andarli a ripescare, sentirli miei e finalmente degni di essere ascoltati.

ci lavoro ancora tutti i giorni: bisogni banali e quelli più profondi, piramide di maslow rovesciata, accettando con fastidio quelli fisiologici, negando quelli di autorealizzazione. ma a un certo punto esplodono anche loro, vengono alla luce.

e ora il bivio tra i bisogni di appartenenza e quelli di autorealizzazione. che non posso e non devo soffocare ma che sono in netto contrasto con gli altri.
come trovare una quadra?
quello che sogno è qui, a pochi chilometri da dove vivo e credo potrebbe darmi la felicità. quello a cui appartengo è lontano ora e andrà ancor più lontano.
l'idea è raggiungerlo ma tutt'a un tratto stamattina ho realizzato che per farlo dovrò abbandonare i sogni e bisogni di autorealizzazione. o forse sono io che assolutizzo tutto e non vedo come far stare insieme le due cose.
è di questo che ho avuto paura nelle scorse settimane? questo il motivo delle mie fughe mentali? l'incapacità di accettare, semplicemente, che stavolta non c'è modo di tenere nascosti i bisogni, ne' di tenerli insieme?
devo per forza scegliere, rinunciando a uno dei due?
non esiste una via d'uscita?
e come potrò scegliere? come potrò evitare che sia una scelta tra lui e me?
forse semplicemente il mioc ervello è troppo sulla difensiva per immaginare un modo per tenere tutto insieme. o forse la distanza diluisce il bisogno di lui fino al punto da farmi credere che i miei bisogni di autorealizzazione siano più importanti dei miei bisogni di appartenenza?
ma è davvero una scelta tra me e lui? o è una scelta solo e solamente mia, all'interno della mia scala di bisogni, tra le mie priorità?

potrei essere felice se mi realizzasi al di là di lui? non voglio chiedermi se sarebbe giusto o come la prenderebbe lui..sarebbe solo un modo per nascondermi il problema.

il problema è di nuovo, una volta di più, scegliere. trovare una quadra. avere "tutto", essere me stessa.
ma i sogni non svaniscono al mattino, stavolta, anzi arrivano con la luce. e io non posso mettere semplicemente la testa sotto il cuscino..

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