gamibu

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giovedì 15 marzo 2012

16 anni

oggi mi sento jeans stropicciati, maglietta slabbrata, felpa col cappuccio, gazelle ai piedi.
oggi mi sento eastpack in spalla, auricolari e muse o korn nelle orecchie.
oggi mi sento come al liceo, nervosa, incazzata col mondo, asociale.
oggi mi sento datemi una heineken, una stanza buia, musica fortissima, corpi che si muovono, magari pogano.
oggi vorrei dimenticare l'età che ho, le responsabilità, il dovere. vorrei poter avere di nuovo 16 anni, una vespa giallo limone, amici che si trovano al parcheggio del centro sportivo, un programma per sabato sera e compiti di matematica che non mi verranno mai.

oggi vorrei avere tutte le certezze che avevo allora.
vorei sapere con certezza quello che sarei stata da grande, non avere dubbi, sapere per certo cosa sia il giusto e lo sbagliato. soffrire per i compagni di classe stronzi, per il ragazzo che non mi voleva. vorrei pensare che la tragedia peggiore sia prendere 4 in fisica o non avere il permesso per andare a una festa.

posso anche solo per 10 minuti chiudere gli occhi, con la certezza che li riaprirò nella mia stanza di allora, coi poster e le frasi copiate dai libri attaccate alle pareti, con le cassette duplicate, i libri di scuola, i pupazzi e i miei vestiti nell'armadio?
oggi se apro l'armadio non troverò più quei jeans, la maglietta dei nofx e la felpa usata blu e rossa che adoravo. ne gazzelle e dr martin nella scarpiera. mia madre non mi urla più di riordinare, di comprare vestiti decenti, di non ascoltare quella robaccia. non mi guarda più preoccupata per l'eccentricità dei miei amici.
oggi mi guarda preocupata perchè ancora non ho un futuro chiaro in testa, per le scelte che faccio, per il paese in cui vivo e per quello in cui vivrò. sono quasi certa che preferirebbe poter tornare a preoccuparsi per le cose banali che la mettevano in ansia quando avevo 16 anni. e sinceramente per una volta, mi sento di darle ragione.

perchè oggi è quello che vorrei anch'io.

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