gamibu

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martedì 11 ottobre 2011

quando

quando dentro sono solo matassa e disordine, quando non riesco a scegliere nulla, a concentrarmi per più di 5 minuti su un unico pensiero, quando ho fame e non mi va di mangiare nulla, quando accendo sigarette a raffica e le spengo disgustata dopo un tiro, quando tutto mi innervosisce, quando mi metto a imprecare contro gli automobilisti troppo lenti/veloci, quando mi basta un nulla per sentirmi pronta alle lacrime, quando mi sento persa e sola e abbandonata, quando non voglio fare niente, vedere nessuno.

quando mi succede -e speravo non mi succedesse più- spengo le comunicazioni. accendo la musica, bevo un the o una coca, prendo un libro o guardo un film. mi isolo, mi difendo.
so che ritroverò le forze, ce le avevo qui fino a poco fa, le avrò perse nella borsetta, sempre troppo piena, sempre tutto alla rinfusa.
lo so che le ritroverò, ma ora non le ho. devo solo riposarmi, darmi tempo, rigenerarmi.
non devo pretendere troppo da me. qualcosa -qualcuno- mi ha tolto tutte le difese, mi sento scuoiata, non c'è pelle che protegga i miei nervi e muscoli e vene dal mondo. e senza pelle è tutto un po' più difficile.
ma forse sto solo cambiandola come un serpente e il carnefice è in realtà un liberatore.
lo capirò solo quando mi si sarà riformata la pelle. per ora aspetto.

com'è che questa partenza è molto più di quello che avrebbe dovuto essere?

4 commenti:

  1. .. anima..
    "la sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso, il destino, quando, d'un tratto, esplode"

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  2. Rinascita. E' ciò che mi viene da pensare dopo aver letto queste splendide parole.

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  3. è quello che voglio credere, quello in cui voglio sperare gdn.
    d'altronde chi l'ha detto che la crisalide non soffra nel trasformarsi in farfalla?

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