gamibu

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domenica 30 ottobre 2011

pensieri lberatori

a volte, ma solo a volte, può succedere che io mi senta libera di dire ad alta voce frasi che pensavo di non saper neppure pensare. in quei momenti mi sento leggera, tutt'a un tratto senza peso.

che poi di solito sono frasi dubbiose, quasi mai certezze ferme. ma la libertà di avere dubbi, di farsi domande, di uscire dagli schemi e dai ruoli è così liberatorio che, non so, viene da sorridere. un sorriso piccolo e quasi pudico, perchè ho detto ad alta voce qualcosa così fuori dai miei schemi da sembrarmi enorme.
così senza dargli troppo peso, nella cucina vuota e piena di luce con un gatto che si strusciava tra le gambe e un caffè in mano ho detto a mezza voce "ma forse io non voglio dei figli"
non so neppure da dove è nato questo pensiero, pensavo a tutt'altro.
eppure ho sentito subito una quiete, un'assenza enorme di senso di colpa, un possibilismo in bilico.
ho detto questo pensiero e non mi ha spaventato.

che io oggi mi sia scoperta una briciola più libera di farmi quelle domande che pensavo impensabili?
ho sentito la leggerezza di farsi domande vere, davvero, senza timore del mio io giudicante, delle aspettative altrui o sociali, delle proiezioni di me stessa nelle aspettative altrui.
che poi la risposta non ci sia è un'altra storia che ora non mi interessa.
il fatto è che, ecco, io sono stata fiera di me, di quella domanda e di quella quiete.

6 commenti:

  1. uscire dagli schemi e dai ruoli...
    smettere di dare peso alle voci intorno a noi che pensano di sapere esattamente come dovrebbe andare la nostra vita, cosa sarebbe giusto per noi pensare, desiderare, fare e non fare... persone che credono di avere la verità in tasca quando la loro vita è molto peggio della tua e non se ne rendono conto!
    a me spesso riesce molto molto difficile non dare ascolto a critiche, giudizi, consigli "sensati"... così tanto difficile da arrivare ad auto-convincermi che i miei desideri siano inadeguati. che io sia inadeguata.
    a quanto pare tu stai riuscendo a zittire un po' di quelle voci, continua così!

    appena riesco ti scrivo :)

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  2. @ kirsebaer: il tuo??? =)

    @Clorofilla: mi piacerebbe clorofilla zittire quelle voci, e invece grido al miracolo quando mi succede..perchè una vita a sentirsi inadeguata con desideri inadeguati ci vuole tempo per ribaltarla..
    mi sa che siamo tutte un po' perse, e ritrovarci è difficile..ma ce la faremo ne sono sicura!

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  3. concordo con il bellissimo commento di Clorofilla... purtroppo ci sentiamo sempre più realizzate quando seguiamo un percorso già tracciato... ed invece io sono felice di sapermi e dirmi libera da chiunque e da qualunque cosa...
    non sentirti nemmeno minimamente colpevole, non vi è colpa in chi richiede a se stessa libertà!

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  4. ti invidio un po' patalice, tu si che sei libera..io mi dibatto come una mosca nella tela di un ragno tra sensi di colpa, aspettative altrui e pressioni sociali.. ma ogni tanto riesco pure a sentirmi libera e in quei momenti è un'ebrezza simile alla felicità..=)

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  5. Non sempre è facile seguire sentieri diversi da quelli che abbiamo da sempre sentito tracciati epr noi. SOno rassicurati, noti, soliti... Poi, magari rischiando un po', ci ritroviamo felici di aver imboccato altre strade, magari per poco, per pochi passi. Un paesaggio di poco diverso, ma nuovo in quel poco.
    Così noi: dar voce a nuove parti di noi, che abbiamo sentito sempre magari un po' estranee o poco affini alla nostra idea di noi stesse, ci porta a pensare che un'altra dimensione è possibile.

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