quando mi succede -e speravo non mi succedesse più- spengo le comunicazioni. accendo la musica, bevo un the o una coca, prendo un libro o guardo un film. mi isolo, mi difendo.
so che ritroverò le forze, ce le avevo qui fino a poco fa, le avrò perse nella borsetta, sempre troppo piena, sempre tutto alla rinfusa.
lo so che le ritroverò, ma ora non le ho. devo solo riposarmi, darmi tempo, rigenerarmi.
non devo pretendere troppo da me. qualcosa -qualcuno- mi ha tolto tutte le difese, mi sento scuoiata, non c'è pelle che protegga i miei nervi e muscoli e vene dal mondo. e senza pelle è tutto un po' più difficile.
ma forse sto solo cambiandola come un serpente e il carnefice è in realtà un liberatore.
lo capirò solo quando mi si sarà riformata la pelle. per ora aspetto.
com'è che questa partenza è molto più di quello che avrebbe dovuto essere?
"...e sentire fa rumore."
RispondiElimina.. anima..
RispondiElimina"la sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso, il destino, quando, d'un tratto, esplode"
Rinascita. E' ciò che mi viene da pensare dopo aver letto queste splendide parole.
RispondiEliminaè quello che voglio credere, quello in cui voglio sperare gdn.
RispondiEliminad'altronde chi l'ha detto che la crisalide non soffra nel trasformarsi in farfalla?