gamibu

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mercoledì 18 aprile 2012

meglio o della convalescenza di frankestein

ieri ho toccato il fondo. me ne rendo conto dai messaggi e dalle telefonate delle amiche preoccupate. davvero preoccupate.
il buio, l'isteria, l'ansia, il senso di fallimento. tutto le ha spaventate.
non voglio dire che sia tutto passato. però ho capito che era troppo.

e allora ho respirato. ho dormito 10 ore in barba a quello che dovevo fare. mi sono presa un giorno di pausa. ho deciso di rimandare alcune cose. ho deciso che mi prendo tempo per pensare a che fare di me.
mi sono calmata.
la luce in fondo al tunnel stavolta sembra davvero la luce.
non è cambiato nulla o quasi da ieri. io sono cambiata. ho seguito i consigli di chi mi vuole bene. ho staccato la spina. ho deciso che non sono Atlante e il mondo può fare a meno di me per reggersi.

oggi sto meglio. ecco, lo dovevo dire. lo dovevo a chi si è preoccupato tanto per me. a chi mi ha visto a pezzi. ecco io sono una che va a pezzi e poi si ricompone. sono una specie di frankestein, con un sacco di cicatrici - però invisibili- ma ancora in piedi, sempre, di nuovo.

mi basta un buon sonno e mollare un attimo e mi ritrovo.
ecco sono in convalescenza oggi, raggomitolata sul divano con una tazza di the e un buon libro -quello in inglese, che non me la sentivo di iniziare. e non fa nulla se sono lenta a leggerlo..

2 commenti:

  1. io ti adoro!!

    ps: Frankestein è il dottore ;)

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  2. hai ragione anima-intellettualmente-stimolante e potrei anche dire che lo sapevo ma ho utilizzato una metafora in modo che fosse comprensibile a tutti e non solo ai dottori in lingue..
    ma non lo dirò..basta una spocchiosa per post!=)

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