gamibu

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lunedì 3 ottobre 2011

foto

ho visto la foto di un mio compagno di liceo in un caffè di san francisco.
ora, io non so nulla di lui. dove vive, che fa, come sta. ho perso i contatti con tutto il liceo.
non eravamo amici allora, e così ci siamo persi. una classe che conviveva forzatamente più che altro.
ho sempre invidiato chi invece aveva una classe unita, di quelle dove trovi gli amici di una vita, ma tant'è.
comunque, quella foto mi fa urlare dentro. mi fa gridare vite che non ho, esperienze non provate, paesi non vissuti.
mi mette addosso un'insoddisfazione, una voglia di correre, fare, scappare.
e non c'entra nulla con l'america, che non sono certo cresciuta col mito americano, anzi.
e che oggi più che mai, l'america non è più la patria di alcun mito.
è il bisogno di vivere, più che altro, che quella foto comunica prorompente.
è che tutti vanno e io resto bloccata qui.
che ho voglia di rimettermi alla prova, di rivivere emozioni.
mi sembra assurdo essere congelata in questo paesino di qualche centinaio di persone, a un'ora dalla città che mi ha vista crescere.
tutt'a un tratto questo mondo soffoca fino all'asfissia.
ho bisogno di spazi, di reinventarmi, di mondi nuovi, di esplorare e esplorarmi.
ma non è a est che voglio andare e forse neppure a ovest e a nord.
è il sud che mi attira. quell'angolo di mondo bistrattato e vituperato. che sia sud ovest o sud est poco importa.
è la terra vergine che voglio, il mondo nuovo, quello non ancora asfittico e disperatamente alla ricerca di un mondo per autoriprodursi.
voglio il mondo che cerca riscatto, che vuole vivere, nonostante noi, che vuole crescere, che crede di potercela fare.
voglio un mondo che abbia ancora speranze.
poi mi fermo, respiro, smetto di gridare e mi dico di stare molto attenta a ciò che desidero, perchè potrei anche ottenerlo.

4 commenti:

  1. non sei congelata da nessuna parte, anima. Io ti scrivo dal centro del mondo accademico e mi dico che forse, a volte, non c'entra dove sei, ma con chi e soprattutto come stai. "È l'animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi" Seneca

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  2. bellissima anima, questa la rubo a te e a seneca..
    e vera, verissima..
    solo che a volte sembra più facile cambiare il cielo che l'animo..
    pigrizia mentale e resistenze che rendono più semplice una fuga.. ma hai ragione.. perchè non si può scappare da quel che si è..
    anima al centro del mondo accademico..=) ce la farai!

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  3. è un argomento sensibile anche per me, questo. ed è verissimo che da chi sei non ci scappi... ma è anche innegabile che cambiare aria apre porte nuove.

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  4. sicuro pimpi e soprattutto aiuta a vedere le cose da un'altra prospettiva, a capire chi sei e cosa vuoi.. eppure se fossimo capaci di cambiare l'animo, allora andare via diventerebbe una scelta e non una fuga coem a volte è

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