gamibu

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martedì 13 settembre 2011

equilibrio precario

non avere un pensiero compiuto dall'inizio alla fine, solo una sensazione. che i pensieri che ci sono non siano quelli giusti da pensare. che siano pieni di negatività, pessimismo, ansie e irritazione.
e allora mi fermo. cosa c'è che non va?
perchè sei pensieri girano così un motivo deve esserci.
è che mi manchi. mi manchi anche se ci sei. mi manchi nelle cene che non si possono evitare, mi manchi nella tv e nel puzzle, mi manchi nelle parole che girano a vuoto.
mi manchi nell'esserci.
e mi piace, che tu mi manchi.
questo campanello d'allarme mi riporta qui, mi ricorda perchè, mi ammonisce sul come.
se lo ascolto, andrà tutto a posto. e i pensieri molesti mi lasceranno.
e poi mi fermo di nuovo.
sto ipotizzando strade così diverse che mi sembrano impossibili da conciliare.
sto vivendo distacchi che pesano sul cuore. ne sto rimandando altri che spaccando il cuore lo sanerebbero finalmente, alla fine.
sto scappando per restare.
sto guardando le vite degli altri in posizione defilata, sto imparando che penso cose più belle di quelle che pensavo di pensare e cose diverse da quelle che temevo di non poter non pensare.
sono in equilibrio precario. qui, proprio dove voglio stare. e in altri mille posti dovrei forse, un giorno.
a volte -come adesso- sento di essere molto più simile a me di quanto non pensassi.
a volte basta scrivere un post dall'inizio alla fine per lasciare nelle prime righe i malumori e ritrovarsi serene.

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