mi piace definirmi una persona razionale. forse perché sono cresciuta in un ambiente di persone che si definivano razionali ma in realtà lasciavano fluire il panico al più piccolo contrattempo.
ecco io combatto contro questa propensione alla paura, all'allarmismo, insita nel mio carattere o nel mio imprinting. questo mi rende a volte un po' avventata. ho bisogno di dimostrare -a me stessa- che io non ho paura. che non credo ai mostri cattivi.
ma l'ottimismo non mi appartiene, la leggerezza è intermittente.
tutto questo per dire che qui aspettiamo per settimana prossima una grossa manifestazione. ne abbiamo già viste, anche cruente. abbiamo già vissuto giorni e giorni chiusi nella nostra isola, aspettando che passasse l'ondata di proteste e repressione. ma stavolta sembra diverso. forse perché è dichiarata da mesi, forse è il countdown che logora, forse perché lo stato compie manovre contenitive e di sicurezza, non lo so..ma in bocca a molti la parola che risuona è seconda rivoluzione.
e ok, io sdrammatizzo, faccio ironia, non ci penso quasi mai. ma quando sei svegliato alla mattina da diversi whatsapp che ti informano che devi ritirare cash perché tra 48 h svuotano i bancomat, non so, non è un bel risveglio.
uno ci prova a frenare l'onda di panico, ma mica è facile. non succederà nulla continuo a ripetermi. eppure non mi sento tranquilla. eppure temo che succeda qualcosa di brutto.
una parte di me pensa: per fortuna si ribellano; una parte si chiede che ne sarà di loro; e una parte egoisticamente si chiede che ne sarà di me.
non succederà nulla, continuo a ripetermi come una nenia.. ma in fondo al cuore da qualche parte, sento la voce dell'educazione, o dell'imprinting che sussurra: e se invece?
ecco io combatto contro questa propensione alla paura, all'allarmismo, insita nel mio carattere o nel mio imprinting. questo mi rende a volte un po' avventata. ho bisogno di dimostrare -a me stessa- che io non ho paura. che non credo ai mostri cattivi.
ma l'ottimismo non mi appartiene, la leggerezza è intermittente.
tutto questo per dire che qui aspettiamo per settimana prossima una grossa manifestazione. ne abbiamo già viste, anche cruente. abbiamo già vissuto giorni e giorni chiusi nella nostra isola, aspettando che passasse l'ondata di proteste e repressione. ma stavolta sembra diverso. forse perché è dichiarata da mesi, forse è il countdown che logora, forse perché lo stato compie manovre contenitive e di sicurezza, non lo so..ma in bocca a molti la parola che risuona è seconda rivoluzione.
e ok, io sdrammatizzo, faccio ironia, non ci penso quasi mai. ma quando sei svegliato alla mattina da diversi whatsapp che ti informano che devi ritirare cash perché tra 48 h svuotano i bancomat, non so, non è un bel risveglio.
uno ci prova a frenare l'onda di panico, ma mica è facile. non succederà nulla continuo a ripetermi. eppure non mi sento tranquilla. eppure temo che succeda qualcosa di brutto.
una parte di me pensa: per fortuna si ribellano; una parte si chiede che ne sarà di loro; e una parte egoisticamente si chiede che ne sarà di me.
non succederà nulla, continuo a ripetermi come una nenia.. ma in fondo al cuore da qualche parte, sento la voce dell'educazione, o dell'imprinting che sussurra: e se invece?
una situazione nella quale precipitare mi sembrerebbe davvero un inferno lo ammetto
RispondiEliminaconcordo con patalice... siamo abituati a vedere certe cose solo attraverso i telegiornali e sembrano così lontane da noi... e ci diciamo che finalmente hanno il coraggio di ribellarsi, ma trovarcisi in mezzo deve essere tremendo.
RispondiEliminaSe ti va di rispondere a un gioco, anche se forse un po' fuori luogo nel tuo caso, passa pure da me.
Clorofilla