gamibu

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lunedì 2 gennaio 2012

latte

china sui libri, luce accesa, sollevo lo sguardo e scopro con stupore che aldilà della finestra non c'è nulla. solo un mondo di latte. e a me il latte non piace. guardo fuori e sento freddo e un brivido lungo la schiena come acqua tiepida dalla doccia in un giorno di inverno.
latte fuori dalla finestra e allora mi attacco al calore che non c'è qui ma so esserci altrove. chiudo gli occhi e mi trovo al margine del deserto col vento che soffia imperterrito. non è il mio paesaggio, non è il mio mondo, ma il caldo mi fa stare bene..eppure già so, mi mancheranno i prati, gli alberi, le nuvole che giocano sulle colline. mi mancherà la mia europa, il mio mondo familiare e scontato.
mi mancherà, ma non questo, non il latte appena fuori da fragili e sottili lastre di vetro che lottano per trattenere questa cascata liquida, umida e pallida che preme alle finestre.
tutto mi mancherà, ma di sicuro non questo. o forse si, nell'estate infuocata, nemmeno il sogno di un inverno nevoso a raffreddare il mio corpo. ma questo lo scoprirò solo quando il deserto avrà per me il nome di casa.
eppure non si può non sentirsi sospesi, qui, in questo stato, nuotando a mezz'aria in una tazza di latte scremato, perchè se fosse cremoso, mi tufferei come un biscotto bicolor perfetto per l'inzuppo..ma così sembra di fare il bagno in qualcosa di annacquato.
ci si sente solo sospesi e infreddoliti e in attesa di un'estate che non può far altro che farsi aspettare.

2 commenti:

  1. Talvolta l'attesa è la parte più bella di un'avventura o di un sogno realizzato.
    Talvolta il latte, scremato o meno che sia, ha il sapore, l'odore, il profumo della mamma, delle origini... altre è quell'acre senso di acido che ti si rigonfia addosso, sotto lo sterno, invitando fortemente a dare un calcio a tutto...
    Vedremo. Qui c'è solo freddo: dentro e fuori.

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  2. per fortuna non è latte di soia,anima :)

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