gamibu

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giovedì 26 gennaio 2012

letargo

giorni in cui mi alzo e non vedo nulla di bello, dentro e fuori me.. solo un mondo in bianco e nero, un film muto che scorre lento e senza finale. mi sento così, lenta e senza finale. mi sento stanca, e un po' giù.
però questo mi fa incavolare. solo perchè le cose non vanno sempre come vorrei non significa che debba subire i cambiamenti invece di esserne parte, non significa che non debba cercare di cogliere il meglio, di accettare la sfida, di combattere e provarci.
e invece mi viene naturale raggomitolarmi sotto le coperte, schiacciata dal peso di troppe cose da fare, troppe ansie da gestire.. sono proprio un animale da letargo..mi spengo e mi riaccenderò solo a primavera, e vorrei fosse così, vorrei poter dormire fino a quando non darò laggiù, riaprire gli occhi in una nuova casa, a studiare nuove lingue, a cercare un mezzo di comunicazione qualsiasi e un mondo qualsiasi da conoscere e vivere.
ma non posso, devo stare qui, ben vigile a inventarmi una strada, un modo di vivere, una qualche storia che possa rappresentarmi..devo stare qui, e non so esattamente come fare o dove andare.. sto e cerco di pensarci/non pensarci con l'intermittenza di chi non ha ancora scelto per paura di fallire..
pessima soluzione, ma l'unica che so adottare oggi.. chissà che la primavera possa sciogliere almeno parte delle paure..

6 commenti:

  1. La mia esperienza mi dice che anche non scegliere, non agire, ignorare, voltarsi dall'altro lato è una scelta precisa. Penso anche sia la peggiore, nonostante io adotti questa tecnica di frequente, proprio quando si tratta di cose davvero importanti...
    Anch'io come te mi sciolgo in primavera, fiorisco in estate... ma se non seminiamo in inverno, i frutti che la buona stagione porterà saranno davvero ingiustamente pochi per chi ha una grande linfa vitale che scorre dentro... anche se in inverno scorre lentamente.

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  2. hai ragione gdn, non scegliere è una scelta.. ed è meglio scegliere noi prima che il mondo lo faccia al nostro posto..
    perciò seminerò sotto la neve, ben sapendo che la pazienza non è una mia virtù, ma la dovrò imparare comunque..

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  3. speriamo che arrivi presto la primavera a spazzare via questi giorni della merla...come al solito...anno nuovo, nuovi propositi, tanto entusiasmo inziale...poi diventi a giorni alterni, poi a momenti alterni e a volte va scemando proprio quando ne hai più bisogno...manca qualcosa, senti proprio che manca qualcosa. magari una vita nuova, su un altro pianeta!
    a volte non ne posso proprio più di questa inquietudine e mi chiedo se mi accompagnerà per la vita...spero di no.

    un abbraccio cara
    un abbraccio sincero

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    1. ciao cara.. un po' ti capisco e un po' il mio problema è l'esatto opposto..viaggio sempre in paesi paralleli e ogni tanto mi manca di fermermi e annoiarmi di un posto..che poi mi annoio in fretta perciò.. io credo che l'inqiuetudine mi accompagnerà sempre ma forse in modo diverso, come dire, più lieve..

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  4. io credo che la pazienza invece tu ce l'abbia. è la pazienza che ti permette di "non scegliere". l'irruenza invece porta a fare scelte azzardate... sbagliate, forse. ad iniziare lotte alla don chisciotte e a fare disastri. non lo so, cosa è meglio!

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    1. non lo so Pi.. lo scopriremo mai? forse è meglio quello che "sa" più di noi, è più nostro e più autentico.. forse alla fine conta solo questo..

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