perchè la misura dell'amore è la mancanza.
mancano pochi giorni, in realtà ore, ma non voglio quantificarle. si muove agile per casa, il suo modo di muoversi un po' felino un po' ballerino. lo sento spostare gli oggetti, e posso sentirne lo spessore, lo spazio che occupa. così come riesco a immaginare perfettamente il vuoto, il non-pieno, lo spazio libero che lascerà.
e allora sarà solo rosario di giorni da sgranare, occupazioni grandi e piccole che scivolano via, ipercontrollo, troppa televisione e spuntini disordinati, troppo silenzio da riempire con rumore in sottofondo.
è già stato. con lui e non solo.
conosco la dinamica delle storie a distanza. acuiscono e smorzano tutto. lasciano vuoti e pieni difficili da delineare. rendono ogni ritrovarsi un'emozione rossa e ogni nuova partenza in cielo di ghisa.
stamattina molto presto mentre finalmente chiudevo un libro iniziato ieri sera sul tardi, l'ho guardato dormire e mi sono avvicinata per annusare il suo odore di sonno, sudore e pace. ecco, è proprio lì che dovrei stare. sempre. così. rannicchiata accanto a lui che dorme, in un posto dove non esistono sovrastrutture e parole, solo il cieco istinto di trovarsi e ritrovarsi ogni volta.
perchè il senso dell'amore è l'odore, il più primitivo. chiamatela chimica, chiamatelo colpo di fulmine. per me è odore.
mi mancherà ogni istante. ogni istante una parte di me annuserà l'aria cercando l'unico odore che saprei riconoscere sempre e ovunque. l'odore dell'amore.
saranno mesi lunghi prima di raggiungerlo a sud est, saranno mesi di vuoti e pieni i cui contorni non so ancora delineare. saranno mesi di mancanza, perchè è la mancanza la misura dell'amore.